Durante la Jesolo-Sappada l'irlandese attacca il suo capitano e va in rosa. Il leader della Carrera minaccia di escluderlo, ma nella Sappada-Canazei crolla nuovamente
E’ il 1984: il campione trentino, dopo avere sofferto in montagna, centra la sua prima e unica vittoria. E Fignon (beffato all'ultima tappa) accusa l'organizzazione di favoritismi
Il «Giaguaro» resiste agli attacchi e arriva a Milano in maglia rosa. E’ il 1983 e il campione del mondo in carica era leader della classifica dopo la tappa di Campitello Matese
Battaglin attacca sul Furcia il giorno prima e chiude i conti a Lavaredo. Prima della San Vigilio di Marebbe - Rifugio Auronzo, sette corridori diversi avevano vestito la maglia
Il francese (abile anche come stratega) vincerà tre volte su tre la corsa rosa. La frazione che porta da Longarone a Cles è appannaggio di Saronni, con Miro Panizza primo in classifica
Un attacco a Knudsen (caduto a Lozzo) fa esplodere la «battaglia». Il trentino minaccia di farla pagare al rivale, attacca addirittura in salita, ma a Milano vince il «Giaguaro»
Si arriva a Longarone: il bergamasco cade a Bribano e il belga lo aspetta. E’ il 1976 e l’episodio si rivela decisivo per l’esito finale. Quel giorno la vittoria andò a Simone Fraccaro
La battaglia inizia nelle due tappe bellunesi e si conclude solo a Milano. Il toscano era il grandissimo favorito, ma il vincitore del 1938 riesce a concedere un grandissimo bis
E' il lontano 1938 quando la corsa rosa arriva nelle nostre strade. Mussolini costringe Gino Bartali a fare solo il Tour de France, per un motivo di propaganda politica
Il Giro si decide nelle Pordenone-Alleghe e Alleghe-Passo dello Stelvio. Il futuro vincitore della corsa strappa la maglia a Battaglin e resiste a tutti gli attacchi avversari